venerdì 7 dicembre 2018

Di nuovo Sant'Ambrogio

7 dicembre, Sant'Ambrogio....
una giornata come tante per i più, una giornata di vacanza per chi abita a Milano, una giornata speciale per chi si muove a proprio agio tra romanze e cabalette...
Lontano da Milano da più di 40 anni e lontano da una Prima alla Scala da più di 50, mio padre, che aveva gustato la sua prima "Prima" nel lontano 1951 (l'età della Pulce....), fino all'anno scorso, il 7 dicembre aveva la sua poltronissima in platea nel soggiorno di casa e, al termine della rappresentazione, che io avevo seguito dividendomi tra i fornelli e la musica, imponendomi per una volta ai maschi casa Fiordisambuco, era diventata ormai tradizione la sua telefonata di commento critico, implacabile e tranchant, come si poteva concedere solo a un quasi ottantenne che aveva visto e ascoltato dal loggione tutti i più grandi....
Quest'anno  nessuna poltronissima in soggiorno e nessuna telefonata a fine serata...ci sono stata io sola, con un paio di lacrime dispettose,  presa (o persa) tra ricordi e biscotti, tra romanze e cabalette ... mentre la Pulce, scettico verso questa passione materna, mi guardava perplesso ....



Nota a piè di pagina n. 1: Torno, dopo la lunga assenza di mesi difficili nei quali non c'è stato il tempo per scrivere e  per cucinare, non c'è stata la leggerezza necessaria per sognare e per raccontare...
Torno perchè ho bisogno di fermarmi, per raccogliere le idee e i ricordi, per fare ordine, per respirare al ritmo giusto. 
Torno non perchè tutto può riprendere da dove si è interrotto, ma perchè ho bisogno di trovare un punto da cui ripartire, adagio....

E la ricetta?
Le ricette dei biscotti le trovate qui, e qui, e anche qui....

martedì 19 giugno 2018

Il profumo di giugno

Questo mese di giugno, ormai rivolto verso l'estate, ha il profumo pulito della lavanda


e quello dolcissimo del gelsomino


e, ancora, quello intenso dei fiori dell'arancio e del limone, orgoglio del sig. Darcy. 


Sa di un bambino che non è più un Pulcino e nemmeno una Pulce e si avvia verso l'avventura nuova delle scuole medie; profuma anche di fragole, di erbe aromatiche e di temporali improvvisi....


Ma ha anche l'odore  di disinfettante, di paura e  di malattia dei corridoi di un ospedale, percorsi a passo spedito per tenere a bada la tensione ....

Non c'è tempo per cucinare e scrivere, per fotografare e pensare; c'è giusto il tempo da condividere con chi mi è vicino e, ancora una volta, condivide con me preoccupazioni e ansie; c'è appena il tempo per cogliere, nonostante tutto, qualche attimo di bellezza, per sentire sul pullman che mi riporta a casa alla sera e sa di polvere e di adolescenti, il profumo dell'erba appena tagliata .....



mercoledì 25 aprile 2018

Fuori stagione


Questa improvvisa esplosione di estate ha colto tutto di sorpresa: il guardaroba ancora ingombro di giacche pesanti, la Pulce che reclama a gran voce i pantaloni corti, il balcone dove, al posto dei fiori, fanno bella mostra di sè gli aggeggi da arrampicata del signor Darcy, che si è regalato un pomeriggio in solitaria  e la mia dispensa con una bella zucca e qualche  mela renetta, ormai un po' raggrinzita...

Cosa fare della zucca non ho ancora deciso, ma le renette  sono finite nella più classica tra le  torte di mele che fanno parte della tradizione di famiglia-

Certo una ricetta un po' fuori stagione, ma di torte con le fragole in questo periodo sono stracolme tutte le cucine virtuali....



Torta di mele della signora  J.


Ingredienti


4 mele renette
250 grammi di farina bianca 00
150 grammi di zucchero
100 grammi di burro
3 uova
la scorza grattugiata di un limone non trattato
1 bustina di lievito per dolci
latte q.b.

Procedimento


Sbucciare le mele, dividerle in quarti, eliminare torsolo e semi e  tagliarle a fettine di circa mezzo cm di spessore.
Fondere il burro a fuoco dolcissimo e, quando è tepido, mescolarlo in una ciotola ampia con lo zucchero, la scorza grattuggiata del limone e un pizzico di sale. Unire poi i rossi d'uovo e mescolare bene, fino ad ottenere una crema. Aggiungere la farina a cucchiaiate, mescolando bene per non formare grumi e aggiugendo un po' di latte per ammorbidire l'impasto. Unire il lievito mescolato a un po' di farina e poi, gli  albumi montati a neve.


Versare l'impasto in una tortiera imburrata e cosparsa di pan grattato o di biscotto grattugiato e poi immergere nell'impasto ( che è piuttosto cremoso) le fettine di mele a raggiera: sono tante e finiscono con l'essere molto vicine, ma va bene così....


Infornare nel forno già caldo a 180 - 200 °  e cuocere per circa un'ora: essendo morbido l'impasto e molta la frutta la torta impiega parecchio a cuocere...
Lasciar raffreddare e decorare eventualmente con una spolverata di zucchero a velo (che io ometto sempre).


Nota a piè di pagina n. 1: la signora J. era una collega di mia madre e il suo cavallo di battaglia era questa torta morbidissima  e ricca di frutta

Nota a piè di pagina n. 2: il glicine in fiore - ahimè - non è mio.... lo vedo in queste mattine lungo la strada che io e la  Pulce percorriamo nella nostra passeggiata mattutina... non ho resististo alla tentazione di fotografarlo----

domenica 1 aprile 2018

La sorpresa di Pasqua


Non è particolarmente bello questo uovo di Pasqua.... sotto la carta velina colorata nasconde qualche magagna, ma ne sono orgogliosa ugualmente perchè l'abbiamo preparato noi.
Sugli scaffali della dispensa di casa Fiordisambuco continuano ad esserci tanti ingredienti sbagliati (ne ho scoperti anche altri, con grande dispiacere), ma c'era anche il cioccolato e, soprattutto, ben nascosti, come il pizzico di follia, il desiderio di essere me stessa e - come sopresa pasquale - qualche motivo di orgoglio.....

Dovunque siate, Buona Pasqua



Ecco qui le due mezze uova

Ingredienti

200 grammi di Cioccolato fondente 70%
un pomeriggio di pioggia
un termometro da cucina
due stampi per uova (i miei sono in policarbonato)
un bambino in vacanza da scuola
una mamma che  non teme di sporcare la cucina
la sorpresa

Per il temperaggio del cioccolato io sono tornata all'MTC , che ho lasciato con dispiacere, ma dove so che posso sempre trovare indicazioni e suggerimenti preziosi (nel mio caso tecnica per inseminazione visto che lavoravo con la Pulce)



venerdì 9 marzo 2018

Ingredienti sbagliati

 
In questi mesi nella cucina di casa Fiordisambuco ci sono stati pochi manicaretti, pochi esperimenti e molti ingredienti sbagliati: chili di stanchezza e cucchiaiate di guai fisici (privilège de l’age….)  , una ciotola di preoccupazioni perché non invecchio solo io, una confezione intera di problemi organizzativi per capire come conciliare a settembre scuola lavoro  e bilancio familiare, un mestolo abbondante di visite e di esami per la Pulce (…..), forchettate di riunioni e incontri per i motivi più disparati, una barattolo di guai che io e il sig. Darcy vorremmo tanto regalare ad altri, ma che fa parte della dispensa….
In dispensa c’era anche un pacchetto di serenità scaduto  e un etto di frivolezza con le farfalline (o camole che dir si voglia),  mentre mancavano altri ingredienti che sono  indispensabili, anche solo in piccole dosi: cucchiaini di entusiasmo, una spolveratina di voglia di sperimentare, una spruzzata di novità e  - fondamentale – un pizzico di follia che non guasta mai tra i fornelli e altrove….
Ma per fortuna, un mattino, la scorsa settimana, quel pizzico di follia, quasi dimenticato tra barattoli e vasetti, è saltato fuori, senza nemmeno cercarlo 
Gli ingredienti sbagliati ci sono ancora sullo scaffale della dispensa (alcuni non si possono buttare …) ma sto facendo ordine e per lo meno ho eliminato quelli scaduti ....
Adesso devo  procurare tutti gli ingredienti giusti, più freschi, capaci con il loro profumo e  con il loro gusto di far scordare anche l’amaro o di dare nuova vita a quello che è insipido….
Domenica è bastato il pizzico di follia.

Faraona ripiena  e Yorkshire Pudding

Ingredienti

Una piccola faraona
100 gr di pancetta dolce
4/5 albicocche secche
4/5 prugne secche
2 carote piccole

Ripieno
2 o 3 fette di pane in cassetta
1/2 cucchiaio di uvetta 
 3 o 4 amaretti 
50 gr di mortadella di Bologna
3 o 4 gherigli di noci
50 gr di parmigiano reggiano
latte
pan grattato q.b.
sale

Yorkshire Pudding
10 g di burro
1 uovo
125 ml  di latte
75 gr di farina bianca
un pizzico abbondante di sale
1 cucchiaino di zucchero

Mettere a mollo le uvette; bagnare la mollica di pane. Unire la mollica strizzata, l'uovo, il grana, gli amaretti sbriciolati, i gherigli tritati grossolanamente, le uvette sciacquate, e tanto pan grattato quanto ne basta per avere un impasto sodo ma non duro (consistenza simile a quella dei canederli).

Riempire con il ripieno la faraona precedetemente pulita delle interiora e sfiameggiata; ricucirla, bardarla con la pancetta e legarla con lo spago da cucina. Rosolarla con 2/3 cucchiai di olio, girandola su tutti i lati, sfumare con il vino bianco e poi farla cuocere  per un paio d'ore bagnandola ogni tanto con un po' di brodo, aggiungendo a metà cottura le prugne e le albicocche e le carote pulite e tagliate a bastoncini.


Mentre la faraona cuoce preparare la pastella per gli Yorkshire pudding.
In una ciotola sbattere l'uovo con il sale e il latte fino ad avere un composto omogeneo; aggiungere la farina, lo zucchero e il burro fuso intiepidito. Mescolare bene con la frusta a mano o con una forchetta, fino ad avere un composto senza grumi.
Lasciar riposare in frigorifero fino una mezz'ora  prima di servire in tavola  la faraona...


A questo punto ci vuole un minimo di organizzazione: 
la faraona deve essere praticamente pronta e il piano di lavoro deve essere sgombro da intralci,  a portata di mano sottopentola o tagliere di legno, presine e pennello


Scaldare  il forno a 220° e infilarci lo stampo da muffin per pochi minuti; facendo attenzione a non scottarsi togliere lo stampo dal forno,  spennellare ogni cavità con un po' di burro fuso usando un pennello da cucina, rimettere in forno lo stampo per un paio di minuti. 
Nei due minuti togliere la pastella dal frigorifero e darle un'energica mescolata con la frusta o con la forchetta. 
Togliere di nuovo lo stampo dal forno (scotta!!!!), versare con un mestolino la pastella in ogni cavità fino circa a 3/4; rimettere la teglia in forno velocemente e lasiar cuocere per una mezz'ora, abbassando la temperatura a 180°  quando gli Yorkshire pudding si sono "scapigliati"

Nel frattempo, apparecchiare la tavola, chiamare a raccolta i commensali (gli Yorkshire pudding vanno mangiati caldi: evitare quello che succede a casa Fiordisambuco quando dico che è pronto e, proprio in quel momento, ognuno ha qualcosa di importantissimo da fare....), tagliare la faraona disponendo sul piatto da portata la carne, il ripieno, la pancetta croccante, le albicocche e le prugne e versare in una salsiera l'intingolo.


Quando i boccconcini/puddig sono dorati, spegnere il forno e lasciarli riposare pochi minuti, quindi sfornarli, toglierli rapidamente dallo stampo e servirli caldissimi con la faraona.



Nota n. 1  a piè di pagina: il pizzico di follia è saltato fuori durante la passeggiata con la Pulce verso la scuola in una mattina della scorsa settimana, trasformata in una battaglia palle di neve, lungo la strada deserta ...

Nota n. 2 a piè di pagina: gli Yorkshire pudding (la ricetta è presa da "Fragole a Merenda"  di Sabrine d'Aubergine") hanno anche loro un pizzico di follia ...