domenica 22 ottobre 2017

Cammina cammina.....

Se al mattino, verso le sette e mezzo, lungo la strada che dal lago piega verso il paesotto di in cui io lavoro e la Pulce va a scuola,  vi imbattete in due pellegrini,  uno con lo zaino in spalla e l’altro con la borsa  a tracolla, state tranquilli:  non sono due loschi figuri che si aggirano con cattive intenzioni … siamo io e la Pulce….
Da quest’estate, quando in una mattina in cui si erano accumulato tutti i possibili intoppi (cancello bloccato, vicina di casa con l’auto parcheggiata di traverso mentre ritirava il cestello della spazzatura e rovistava nella cassetta della posta, ciclista mattiniero che pedalava in mezzo alla strada dimentico del mondo, pullman di linea che ci precedeva su una strada indubbiamente panoramica, ma stretta e tortuosa), arrivati al bivio di cui sopra, il signor Darcy ha fermato il birroccio e senza tanti complimenti ci ha invitato caldamente a percorre  a piedi l’ultimo tratto di strada fino, rispettivamente, alla scuola e all’ufficio….
Ero pronta, prontissima alle lamentele della Pulce; ero pronta, prontissima a sentire tutte le sue recriminazioni  e invece, da allora, ….la domanda al mattino è “Oggi facciamo la nostra passeggiata?”
Ci sono mattine di prediche e di sgridate, mattine in cui si ripassa la lezione, mattine di chiacchiere a ruota libera, mattine in cui vorrei essere sola per riordinare le idee, mattine  in cui scegliamo la nostra casa lungo le vie e mattine in cui mi sorbisco una lezione su ogni modello di auto che passa.
Bella quindi questa “passeggiata” mattutina? In fondo per ora sì, le mattine sono ancora miti e chiare, la Pulce è ancora in un’eta in cui la mamma non è un accessorio da nascondere e c’è anche chi giura che  sono un po’  dimagrita: "Tutta salute", dice il sig. Darcy....
Lo svantaggio? La necessità delle scarpe basse perché due km coi tacchi a passo spedito, con borsetta e borsa di Mary Poppins, non me li posso più permettere…..
Ma cosa c'è nella borsa di Mary Poppins?
Un libro, il thermos con la tisana, il pranzo e qualcosa di dolce... In questi giorni il dolce è questo

CUBETTI DI COTOGNATA

INGREDIENT

mele cotogne
zucchero: lo stesso peso della polpa ottenuta dopo la cottura delle mele
limoni: il  succo di 1 limone per ogni kg di composta

PROCEDIMENTO

Pulire le mele togliendo tutta la peluria, metterle in pentola capiente con acqua fredda, portando ad ebollizione. Quando le mele sono morbide scolarle con un mestolo forato, sbucciarle  e eliminare  il torsolo (attenzione, scottano!). 

 Frullare la frutta con il frullatore a immersione, pesare e  aggiungere tanto zucchero quanta è la polpa e succo di 1 limone per ogni kg di polpa. Far cuocere per una mezz'ora al massimo.



Rivestire  con carta forno una teglia da biscotti e versarvi la composta ottenuta livellandola e cercando di fare in modo che abbia uno spessore uniforme. Lasciar riposare coperta con un canovaccio, per almeno tre / quattro giorni, girandola una volta al giorno (la cotognata raffreddandosi si rapprende e girarla è più facile a farsi che a dirsi). 


Tagliare la cotognata a rettangoli (per me circa 3 cm X 2 cm ) e conservare in frigorifero in una scatola di latta, avvolgendo i cubetti in carta da forno per evitare che si attacchino l'una all'altro (il nastrino è un optional vezzoso...).


Nota a piè di pagina n. 1: quest'anno il raccolto di mele cotogne è stato spettacolare e, dopo avre prodotto marmellata e gelatina in quantità, ho provato a preparare anche questi cubetti di cotognata dura che ricordano un po' i fruttini Zuegg che mi portavo in montagna un secolo fa.....

Nota a piè di pagina n. 2: la "passeggiata" ( doppia perchè c'era anche il  ritorno alla sera) era la regola fino a quando mi sono sposata e andavo al lavoro con il pullman che, appunto, ferma al bivio....


2 commenti:

  1. Oltre ad aver pubblicato una ricetta a me molto cara dal punto di vista sentimentale (solo fino alla nostra generazione si può capire il valore della cotognata, poi è partito il loop delle merendine confezionate), mi hai regalato un sorriso, descrivendo questa nuova, salutare abitudine , che, oltre che sul fisico, credo incida molto positivamente anche sull'umore... se a separarmi dall'ufficio non ci fosse un tratto di raccordo, piacerebbe anche a me fare una camminata mattutina

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  2. La cotognata: sono anni che non la preparo più!!!! Almeno una trentina. Da quando non c'è più la Signora Rosetta che me le regalava... Potrei comprarle, quello si, ma non avrebbero lo stesso "sapore".
    La tua è perfetta e mi fa venire voglia di "far due passi" assieme a te...
    Buona serata
    Nora

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