mercoledì 20 aprile 2016

Cuori rustici per l'MTC n. 56


Mia madre, veneta e  appassionata lettrice delle commedie goldoniane, diceva che la mia ostinata timidezza rischiava di farmi passare per "rustega", cioè poco incline alle umane relazioni, come gli "omeni salvadeghi" della omonima commedia.  
Quella timidezza che spesso mi ha reso vittima di chi era più estroverso e brillante, ha veramente contribuito alla mia fama di scontrosa  e antipatica, altezzosa e scostante quando in realtà i silenzi mascheravano la paura e l' insicurezza.
Adesso, passati i quaranta, con l'età  e l'esperienza e con la maternità che forse mi ha ammorbidito (in tutti i sensi...), cerco, magari non sempre con successo, di tenere a bada quella timidezza che è ancora parte di me e che mi porta a non cercare mai le luci della ribalta e mi chiazza  di rosso il decolletè ogni volta che apro la bocca in pubblico.
Forse oggi mia madre non direbbe più che sono rustega perchè "selvatica", ma solo che sono rustica perchè - letteralmente - campagnola....
Rustici perchè poco raffinati e indubbiamente campagnoli sono anche questi frollini  con i quali partecipo alla sfida n. 56 dell'MTC al centro della quale questo mese ci sono i Biscotti di Dani & Juri  del blog  Acqua e Menta.

CUORI RUSTICI PER LA PRIMA COLAZIONE 

Come sempre niente voli pindarici nè esperimenti ma una collaudata pasta frolla tradizionale, resa più "rustica" dall'aggiunta di una parte di farina gialla, più friabile con un po' di lievito  e più profumata con l'amatissimo fior di sambuco.


Ingredienti 
(per una cinquantina di biscotti)
200 grammi di farina bianca 
100 grammi di farina gialla fioretto (la più sottile che riuscite  a trovare)
50 grammi di farina gialla a grana grossa 
(la mia , regalo di una zia di mio marito che ha ancora un campo di "carlon" è molto irregolare)
150 grammi di burro
150 grammi di zucchero a velo
1 uovo 
2,5 grammi di sale
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci

per guarnire
3 / 4 cucchiai di zucchero semolato
2 / 3 fiori di sambuco essiccati 

Procedimento

Tirare fuori il burro dal frigorifero in modo che si ammorbidisca e setacciare bene, miscelandole,  le farine e il lievito. In una ciotola ampia  mescolare il burro e il sale e quindi unire lo zucchero e l'uovo e lavorare (io, poco tecnologica, a mano) fino ad ottenere un composto uniforme, quindi unire le farine setacciate e miscelate con il lievito, ottenendo - senza lavorarlo troppo -  un impasto omogeneo e compatto. 
Lasciar riposare in frigorifero per un'oretta.


Bagnare e strizzare bene uno strofinaccio pulito (che non sappia nè di lavanda nè di ammorbidente); mescolare su un piatto lo zucchero semolato e i fiori di sambuco sgranati.
Stendere metà dell'impasto (lasciando l'altra metà a riposo al fresco) ad un altezza di circa 3 -4 mm, ritagliare i biscotti con una formina; appoggiare ogni biscotto qualche secondo sullo strofinaccio bagnato e quindi  - con lo stesso lato inumidito - appoggiarlo sullo zucchero. 



Disporre i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno, con il lato zuccherato verso l'alto e cuocere in forno preriscaldato a 180° - 190° per 10-15 minuti al massimo (devono essere dorati, non troppo abbronzati). Procedere allo steso modo con il rimanente impasto.


Far raffreddare i biscotti su una gratella; conservare in una scatola o in un barattolo ben chiuso.



Nota a piè di pagina n. 1: Distanziare i biscotti sulla teglia perchè lievitano un po' in cottura

Nota a piè di pagina n. 2: Non sono biscotti raffinati per un tè con le amiche , ma vanno bene per la colazione o per una merenda, con un libro in mano. Del resto qui siamo tipi rustici .....

Nota a piè di pagina n. 3: La Pulce si lamenta che suo padre è "brusco" e , in effetti, il signor Darcy non usa inutili perifrasi nè moine che addolciscano quel che deve dire e  il tono, franco  e diretto (a volte troppo franco), rischia di far percepire un semplice osservazione come un rimprovero....tra una madre "rustega" e un padre "brusco" il poverino non è messo bene....



mercoledì 6 aprile 2016

Messaggi in biscotto


Quattordici anni fa, in un sabato mattina fresco, il cielo color perla senza sole, con un bouquet di fresie e il velo di organza, ero sicuramente più giovane, più sottile e più bella.
Ero più sognatrice, più romantica, più fiduciosa nel futuro; ero meno indipendente, meno esperta, meno tollerante, meno ironica.
Ero più fresca e meno stanca; più quadrata e meno rotonda; ero più elegante e meno informale; ero più lacrimosa, ma meno capace di commuovermi; ero più rigida e meno frivola.
Sono rimasta ugualmente ingenua, permalosa, disordinata, testarda, apprensiva e facile ad infiammarmi.
Per il nostro anniversario  scrivevo  lettere e bigliettini al signor Darcy, adesso  inforno biscotti per la sua merenda in ufficio.

Frollini tutta panna

Ingredienti

250 grammi di panna fresca da montare
375 grammi di farina bianca 00
125 grammi di zucchero semolato fine
1 pizzico di sale fino

Procedimento

Mescolare rapidamente in una ciotola tutti gli ingredienti con un cucchiaio fino a che si riesce a compattare le briciole in  un'unica palla (pochissimi minuti). Sigillare la ciotola con la pellicola e far riposare in frigorifero per una mezz'ora.


Con il mattarello stendere l'impasto sul piano di lavoro infarinato ad uno spessore di 2/3 mm, ritagliare i biscotti emetterli sulla teglia ricoperta di carta da forno. Far riposare 15 minuti in frigorifero. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per una quindicina di minuti e lasciar riposare su una gratella per dolci.


E' meglio "timbrare" i biscotti dopo il passaggio in frigorifero, cercando di premere bene il  timbro, pena un messaggio "evanescente" quando si sfornano i biscotti.  


Nota a piè di pagina n. 1I miei biscotti non sono tutti lisci, uguali, perfetti?
E' vero.... ma nemmeno questi quattordici sono stati tutti uguali, tutti lisci e perfetti....
Ci sono stati anni in cui ci siamo domandati che cosa ci sarebbe potuto capitare ancora, anni in cui abbiamo soprattutto sorriso e anni in cui abbiamo versato tutte le nostre lacrime. Anni in cui ci siamo sentiti soli e anni in cui abbiamo scoperto la ricchezza delle amicizie. Anni in cui  abbiamo temuto e anni in cui abbiamo gioito, anni in cui sono fioriti gelsomini e anni in cui non sono sbocciate margherite....

Nota a piè di pagina n. 2: la ricetta è tratta da "Fragole a merenda" di Sabrine d'Aubergine che però prepara l'impasto con il mixer (che io non ho) e consiglia di stenderlo in due rate.
La prossima volta però io aggiungerò un po' di scorza di limone...

Nota a piè di pagina n. 3: perchè proprio questa ricetta? perchè avevo in casa della panna che non sapevo bene a cosa destinare  e il sig. Darcy si meritava un pensiero dolce per oggi, ma tra l'allenamento della Pulce e il rientro serale dal lavoro, era impossibile pensare a qualcosa di più elaborato.... insomma: una volta ero più rigida ma meglio organizzata, oggi sono meno organizzata, ma più flessibile ....