domenica 21 febbraio 2016

Un momento di dolcezza - Soufflè al miele di castagno per l'MTC n. 54

Ci sono settimane che si scivolano veloci - forse anche troppo - tra un impegno e l'altro  e settimane in cui far combaciare le tessere del puzzle quotidiano richiede tanta pazienza....
Quella che si è appena conclusa è stata una settimana in cui abbiamo aspettato - in ordine sparso e non esaustivo -  pullman extraurbani e  autobus cittadini, carro attrezzi, idraulico, colloquio con medico dopo un piccolo intervento, consegna della pagella, passaggio dell'infermiera....: è stata una settimana pesante in cui, nelle varie accezioni del termine e ciascuno a suo modo, ogni componente della famiglia Fiordisambuco è stato "paziente"....
E allora oggi avevo bisogno di qualcosa che fosse dolce come il miele, fresco come le fragole, leggero come un soffio....

Soufflè al miele di castagno 
con salsa alle fragole per l'MTC n. 54

Anziché una nota a piè di pagina, questa volta una premessa: il Miele, l'ingrediente magico che Eleonora Colagrosso e Michael Mayer del blog Burro e Miele hanno messo al centro di questa sfida dell'MTC, nella mia casa paterna aveva un unico abbinamento, quello con il latte per curare i nostri malanni invernali; la scoperta della stupefacente varietà di mieli e del loro molteplice uso è un regalo del sig. Darcy e - soprattutto- del suo amico F. - che ci rifornisce di propoli e miele a km 0, prodotti da " api felici".
Tra i mieli di F., ho scelto quello di castagno non a caso e a dispetto dell'infografica, che ho studiato e che mi ha messo in crisi, e che, ora della fine, mi sono permessa spudoratamente di non seguire: miele di castagno per  contrastare con una  punta amarognola  il sapore di uovo che caratterizza il soufflè e che io non amo particolarmente e miele di castagno perchè qui da me  è diventato in questi anni  raro e ricercato a causa della "vespa del castagno" (Cinipide galligeno del castagno)  che ha infestato piante fino a qualche anno fa prospere e produttive. 

Ingredienti 
(per tre piccoli soufflè)

25 grammi di burro
20 grammi di farina
1 dl di latte
25 grammi di miele di castagno
2 tuorli e 2 albumi
una decina di fragole mature
1/2 cucchiaino di miele di castagno

Procedimento

Lavare e mondare le fragole, tagliarle a pezzetti, frullarle e cuocerle per pochi minuti aggiungendo un mezzo cucchiaino di miele; lasciar raffreddare la salsa.
Portare a ebollizione il latte, toglierlo dal fuoco e sciogliervi il miele, lasciandolo poi intiepidire.
In una pentolina di acciaio far sciogliere il burro, versarvi la farina setacciata e mescolare rapidamente, versando subito anche il latte e miele; continuare a mescolare con le fruste, fino al primo accenno di ebollizione del composto. Togliere dal fuoco, far intiepidire e aggiungere i  tuorli uno alla volta e, quando la crema è fredda, unire gli albumi montati a neve ferma, senza smontarli. 

Versare il composto nei contenitori monoporzione (ben imburrati) per circa 2/3 della loro capacità e mettere in forno già caldo a 200° per 15/20 minuti (i soufflè devono essere ben gonfi e dorati... non abbronzati).

Come tutti i soufflè che si rispettino, anche questi vanno serviti immediatamente accompagnati con la salsa di fragole. 
Hanno una bellezza effimera, ma anche una volta  "seduti" ripagano della settimana ...





domenica 7 febbraio 2016

Domenica di pioggia

Piove.
Il sig. Darcy si dedica a lavoretti di bricolage per costruire un adeguato riparo alle cince di vario colore e agli altri pennuti  che sono nostre ospiti durante l'inverno.

La Pulce si gode la dose supplementare di coccole che spetta di diritto ad ogni bambino con l'influenza.

Io che devo smaltire l'arrabbiatura conseguente al pomeriggio di ieri dal parrucchiere con il quale credo di avere seri problemi di comunicazione ( o forse è lui che ha problemi di comprensione), impasto il pane, ascolto musica e cucino.....

PETTO DI ANATRA ALLE PRUGNE E ALBICOCCHE

INGREDIENTI


1 petto d'anatra  (in realtà è mezzo petto)
una decina di prugne secche morbide
una decina di albicocche secche morbide
mezzo bicchiere di vino bianco
mezzo bicchiere di vino rosso
un bicchierino scarso di brandy
un bicchierino scarso di aceto balsamico
il succo di mezzo limone o due cucchiai di succo d'arancia 
rosmarino
salvia
sale 
brodo
sale 

PROCEDIMENTO



In una padella ampia rosolare, a fuoco vivace, il petto d'anatra prima dalla parte della pelle in modo che faccia una bella crosticina e poi dalla parte della polpa. Salare,  sfumare con il vino bianco e il brandy ed aggiungere le erbe aromatiche lavate e la frutta secca. Aggiungere il vino rosso e l'aceto balsamico. Far cuocere per una ventina di minuti  a a fuoco medio, bagnando con un po' di brodo. Togliere il petto d'anatra dalla padella tenendolo in caldo e far restringere l'intingolo se troppo liquido. Tagliare la carne a fette dello spessore di circa 2 cm (la carne deve rimanere rosata all'interno)
Servire caldo con patate al forno o, come ho fatto io, con la polenta.

Nota a piè di pagina n. 1 una volta l'anatra era a km zero, dato che i nonni allevavano oltre alle galline e ai conigli, anche un paio di anatre che finivano in pentola nelle occasioni di festa. Da quando la nonna è rimasta sola ci sono solamente le galline....

Nota a piè di pagina n. 2: tempo di influenza questo e che nostalgia per i tempi in cui l'influenza era occasione per un gelato fuori stagione per dare sollievo alla gola infiammata, per un libro nuovo da leggere quando il mal di testa era meno intenso e per una mano fresca sulla fronte....

Nota a piè di pagina n. 3: non c'è volta che io torni soddisfatta dalle mie spedizioni dal parrucchiere....perchè se io dico leggero lui capisce vaporoso, se io dico sfilato lui capisce  corto, se io dico liscio lui capisce gonfio? a volte dubito della mia capacità di esprimermi, visto che il problema non è capitato con un solo "acconciatore ". E ogni volta torno a casa con la tentazione di infilare la testa sotto la doccia e l'unica consolazione data dal fatto che con i capelli si può sempre riprovare........