mercoledì 5 febbraio 2014

T come.......... Topinambour




Capita che mio figlio, la Pulce, si dedichi ai compiti (pochi per essere sincera) e alle prime  letture mentre io cucino e non è raro che approfitti di quei momenti per raccontarmi che cosa combina a scuola, inframmezzando i suoi racconti con le domande più bislacche.
Lo scorso sabato pomeriggio, uno di quei pomeriggi in cui la pioggia incessante non consente di fare altro che stare in casa a cucinare e ascoltare musica (si può anche stirare lo so, ma è più noioso), mentre io pulivo carciofi e tompinambour per una vellutata,  la  Pulce mi riferiva  delle sue recenti conquiste nel mondo delle lettere e delle parole.
"Mamma, sai che a scuola facciamo  il gioco delle parole?"
"Mmmh, bello ....e come si fa?"
 "Devi trovare le parole che iniziano con la letterina che dice la maestra"
 "E tu quali hai trovato?"
 "Io ho detto I come innocuo"
 "Caspita Pulce,  che parola difficile! Ma lo sai che cosa vuol dire?"
 "Sì, vuol dire come il gatto."
 "Come il gatto??"
 "Sì mamma, l’ho detto anche alla maestra, innocuo vuol dire che non fa male, come il gatto che ti mordicchia ma non ti mangia come il giaguaro"
 "Però, Pulce, sei proprio bravo…"
 "Eh sì sono bravissimo, me lo ha detto anche la maestra!"
 "Non fare il ganassetta, Pulce…. Sicuramente anche i tuoi compagni hanno trovato delle belle  parole"
 "Sì , ma io ho tovato una parola lunghissima,  ho detto A come appartamento….. mamma era la parola più lunga con  la A, 12 lettere, pensa, proprio 12! a me piacciono quelle lunghe con tante lettere, però…."
"Però che cosa?"
"Però io ne ho detta una lunghissima, ma la maestra dice che non esiste"
"Può darsi ....che parola era?"
"Anninadondevieni, mamma….mi ha detto che non esiste!"
"………….. e sì Pulce, la maestra  ha ragione (oddio ho creato un mostro .....) non  è una parola sola e poi ......

E poi la storia è questa: la scorsa primavera è nata una nipotina, minuscola rispetto ai suoi cugini (chi più chi meno i maschi di famiglia sfioravano alla nascita i 4 kg)  che è stata chiamata Anna.
Date le dimensioni le è subito stato affibbiato il diminutivo di Annina e a me – degna figlia di cotanto padre, cresciuta a pane e Callas - è venuto spontaneo attaccare a quell’Annina le parole del libretto di Traviata (ATTO SECONDO - Scena seconda.) e in casa nostra la nipotina  - e adorata cuginetta della Pulce  -  è diventata Anninadondevieni…..

Sabato, a quel punto,  la preparazione della vellutata si è interrotta, con i carciofi in padella,  e a una Pulce incredulo e scettico ho fatto ascoltare il passaggio incriminato (la scusa è stata buona perchè il CD continuasse poi il suo lavoro, riempiedo cuore e cucina di musica ...)

E la Pulce? più o meno convinto della mia spiegazione, ha trovato subito però la parola per il suo riscatto...
"Mamma, quando giocheremo ancora posso dire T come Topinambour? esiste?"
"Sì Pulce, è una parola strana, è quasi lunga ed esiste davvero."

Ah, ecco la ricetta che stavo preparando, già collaudata in passato,  non è mia, ma di Sabrine, dalla quale ho copiato più d'una delle sue splendide vellutate, che sollevano il morale  nelle giornate  di pioggia, in ogni stagione.

Vellutata di topinambour e carciofi

Ingredienti 
(per due persone, perchè i topinambour alla Pulce piacciono solo come parola con a T )

400 grammi circa  di topinambour (pesati una volta puliti) 
2 patate piccole (100 gr )
2 carciofi
1 piccola cipolla (Sabrine dice scalogno, ma  non ne avevo più) 
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
granulare vegetale
sale (e pepe)

Lavare e sbucciare i topinambour, le patate e lo scalogno; tagliarli a  fettine sottili e metterli in una pentola coperti a filo d'acqua con mezzo cucchiaino di granulare vegetale. Far bollire finché le verdure non diventano tenere. Sabrine dice circa un quarto d'ora;  io ci ho impiegato di più, quasi mezz'ora, forse le mie verdure erano più coriacee o, forse, aveva ragione la mia nonna la quale sosteneva che il gas di città cuoce prima ....
Quando le verdure sono cotte, aggiungere  un bicchiere di  brodo vegetale  e  passare con il frullatore a immersione, aggiungendo, se la crema è troppo densa,  un altro po' di brodo o di acqua o di latte (attenzione però che non diventi simile a un brodino di verdura)
Affettare sottilmente i carciofi, mondati delle foglie esterne più dure e del fieno interno, lavati  e tagliati in quarti, e saltarli  in padella con due cucchiai d'olio; devono rimanere croccanti o comunque più fritti che bolliti; i miei, a causa dell'impegno musicale con la Pulce si erano un po' "attaccati" (anche se nella foto non si vede) e non è stato un male
Secondo Sabrine  i carciofi andrebbero, oltre  che salati, anche  pepati, ma in casa Fiordisambuco il pepe non usa.
Servire la vellutata calda con  una cucchiaiata di carciofi e un filo d'olio

 Nota a piè di pagina n. 1: La ricetta originale prevede, oltre che lo scalogno al posto della cipolla anche un bicchiere di latte per rendere cremosa la vellutata, ma il signor Darcy dice che il latte gli è pesante.

Nota a piè di pagina n. 2: mentre si prepara la vellutata, i carciofi già mondati e lavati, si possono tenere in acqua acidulata per evitare che anneriscano

Nota a piè di pagina n. 3:  il nonno melomane al quale è stato raccontato  l'episodio è rimasto ovviamente deliziato.

Nota a piè di pagina n. 4: ecco, comunque il testo del libretto di Traviata 
ALFREDO    Annina, donde vieni?
ANNINA       Da Parigi.
ALFREDO    Chi te 'l commise
ANNINA     Fu la mia signora.
ALFREDO        Perché?
ANNINA      Per alienar cavalli, cocchi,e quanto ancor possiede
Nota a piè di pagina n. 5:  il post era stato pensato diversamente,quando ho iniziato a  pulire le vedure sabato.. ma il sorriso che mi ha strappato  la Pulce mi ha fatto cambiare rotta.

17 commenti:

  1. alle pulci bisogna sempre dargli retta... se sono simpatiche come la tua poi è una delizia.
    non uso molto il topinambur... devo cominciare seriamente
    baci
    Sandra

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    1. Non lo suo nemmeno io spesso, perchè non sempre lo trovo quando faccio la spesa , però mi piace per il sapore delicato.
      Provalo e fammi sapere che cosa nei fai, così copio...
      Claudette

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  2. G come grandissimo alla tua Pulce che sembra la fotocopia del mio Arc...
    B come buonissima alla tua vellutata.
    E come esaltanti i pomeriggi con i nostri cuccioli.
    A presto ....
    Nora

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    1. M come momenti ritagliati tra un impegno e l'altro
      S come le sorprese che questi cuccioli ci riservano con le loro osservazioni
      D come dieta e questa ricetta direi che va bene, con tutte queste verdure..
      Claudette

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  3. ...questo tuo racconto mi ha fatto sorridere con il cuore...
    Un abbraccio a te e al tuo Pulce!
    PS: sai che non so se qui trovo i topinambour?...devo informarmi...

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    1. Anche io ho sorriso pensando al "lessico famigliare" che prende vita in ogni casa
      I topinambour non sono molto diffusi nemmeno qui; io li trovo - e non sempre - al supermercato, ma sono una scoperta relativamente recente. Sicuramente da bambina non avrei potuto dire "T" come topinambour!
      Claudette

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  4. Che bello chiacchierare con i bambini!
    Ora che i miei sono grandi, mi mancano un po' queste chiacchiere leggere come l'aria di primavera!
    Non ho mai provato i topinambour di cosa sanno?
    Ti rispondo qui in merito al malto-nocciola
    il malto é uno zucchero poco dolce ricavato dal riso, dal mais o dall'orzo e serve come sostituto dello zucchero, ha la consistenza del miele d'acacia.
    In questo caso è addizionato di crema di nocciole.
    E' molto buono sciolto nel latte caldo, ma anche nel caffè, (se, come a me, ti piacciono i pasticci).
    Lo uso inoltre come ingrediente nei dolcetti, come biscotti o muffin.

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  5. Ma quante cose possiamo imparare dai bambini!! La tua piccola pulce mi ha fatto sorridere... ma non mi sarebbe dispiaciuto vedere la faccia della maestra davanti a questo meraviglioso " Anninadondevieni"..!
    Io, appassionata di creme, vellutate e compagnia bella, proverò assolutamente questa ricetta, sarà l'occasione giusta per assaggiare il topinambour...
    Ti auguro una buona settimana, a presto

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  6. Bentornata Lolle, sei mancata in questa cucina!
    Immagino che anche tu con tre figlie abbia avuto episodi scolastici come questo. Nel frattempo la Pulce ha proposto una nuova parola : peccato fosse il nome della frazione in cui noi abitiamo ( ma la scuola è in un altro paese...) e -acora una volta - la maestra è rimasta perplessa; questa volta però la Pulce ha saputo spiegarsi!
    Il topinambour sa di carciofo, più o meno, ma è più delicato;prova la vellutata e fammi sapere
    Ti aspetto presto!
    Claudette

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  7. Il prossimo step sarà "Quandomenvosoletta", questa è lunga bene!!!! E la Q è una lettera difficile!
    Come sta il consorte? La vellutata gli ha giovato? ;-)

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  8. Ti saprò dire, alla "Q" deve ancora arrivare....non vorrei mai però che la maestra pensasse che la Pulce viva in una famiglia di folli che inventano le parole o - peggio - che la madre della Pulce sia una svampita che ascolta l'opera....
    Il consorte nel frattempo è guarito: sarà stato merito della vellutata o dell'antibiotico per la tonsillite?
    Claudette

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  9. La vellutata di topinambour è davvero deliziosa ed è stata promossa anche dalle mie figlie, confesso che per non rischiare troppo, mi sono limitata a preparare la sola vellutata senza aggiungere i carciofi, comunque l'esperimento è riuscito! Grazie!

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    2. Grazie a te di essertifidata (ma le ricette di Sabrine -Fragole a merenda che ho provato finora non mi hanno tradito) e un saluto alle tue figlie!
      Claudette

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  10. Anninadondevieni mi mancava.
    Sono una ignorante di musica in genere e classica ancor di più. Dovrò rimediare chiedendo lumi a una cara amica cantante del genere!
    ;-)

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  11. intenerita e deliziata, anche un po' incuriosita, andrò a tirare fuori il CD,
    ciao e grazie Marina

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  12. Che emozione questi racconti, che orgoglio queste prime scoperte; bellissime le vostre conversazioni in cucina... il sole in una giornata di pioggia!

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