domenica 8 gennaio 2012

Alba rossa:o vento o giossa

"Alba rossa:o vento o giossa", diceva la mia nonna materna.


E ieri mattina, dopo un'alba così, è arrivato il vento; un vento impetuoso, come piace a me, che, questa volta, più che farmi venire voglia di viaggiare, mi ha tolto ogni dubbio sui lavori della giornata, perchè ha dato il colpo di grazia alle mie decorazioni natalizie: ha scaraventato ai piedi delle scale  il portaombrelli con i rami di sempreverde, volati per il giardino, ha ribaltato il cesto con l'edera, ha sbattacchiato qua e e là la mia bella ghirlanda. E' stata quindi una  giornata dedicata a inscatolare le decorazioni, smontare albero e presepio, a riporre sul ripiano più alto del guardaroba calze delle Befana, strisce e tovaglie natalizie, a cercare (non necessariamente a trovare) un posto per i giochi nuovi della Pulce, anche perchè da lunedì tutto torna i ritmi meno vacazieri ed il rischio sarebbe stato  ritrovarmi alla fine della prossima settimana con un albero che "perde il pelo", con il calendario dell'Avvento ancora appeso in cucina a metà gennaio e con le lanterne sul davanzale delle  finestre del soggiorno ad indicare la strada a chi è già passato.
L'Epifania ha letteralemente spazzato via tutto: quello che avanzato è una piccola scatola di biscotti (ora della fine io riesco a mangiare solo quelli mal riusciti o bruciacchiati) e questo:



Questo è un avanzo di "pupulotto",  il dono che, qui in paese,  i Re Magi portavano una volta ai bambini, insieme a qualche  arancia o mandarino, ai fichi secchi e a qualche  noce.
Ormai nè panettieri nè tantomeno i pasticcieri confezionano i pupulotti  per l'Epifania, anche perchè si tratta di un dolce così sobrio che  non avrebbe grande mercato a fronte di ben più  ricche golosità di questo periodo. Io ho recuperato la tradizione quando è nata la Pulce e così - da qualche anno - la mattina dell'Epifania impasto e confeziono pupulotti per noi di famiglia, per chi è nostro ospite, per i miei nipotini e, siccome in cucina mi faccio prendere dall'entusiasmo, anche per qualche anziana parente che per un attimo ritorna bambina.
Nei tempi più lontani il pupulotto era fatto con la pasta del pane leggermente zuccherata, in tempi meno poveri con pasta frolla appena  lievitata. Io preferisco la versione con pasta frolla perchè gli omini di pasta di pane che ho fatto come esperimento, lievitando sono diventati deformi . In ogni caso, il pupulotto ha un’unica aggiunta decorativa: “l’ugheta nel bombolivo” ovvero...... un chicco di uvetta al posto dell’ombelico.
La ricetta non la scrivo, perchè si tratta di una banalissima pastafrolla  (con 300 g di farina ho ottenuto una decina di pupazzi) con un pizzico abbondante di lievito; lo stampino non esiste, i pupolotti sono ritagliati nella pasta seguendo una sagoma di carta da forno. Ovviamente non va dimenticata l'uvetta (io ho messo anche gli occhi)!
E oggi? in cucina vivrò di rendita; spero, una volta preparata la sacca della Pulce con bavaglie e salviette, svuotata l'ennesima lavatrice, stirato quello che il vento ha rapidamente asciugato, di riuscire a sedermi comodamente in poltrona, per riposare con uno dei libri che mi ha portato Gesù Bambino o con la rivista di ricamo a cui mi ha abbonato la Befana.



Nota a piè di pagina n.1: non credo che sia necessaria la traduzione, comunque "pupulotto" significa pupazzo, bambola; se di una persona si dice che è un pupulotto significa che è un po' imbranato o che non ha personalità; se una ragazza è una "bella pupola"  è bella di sicuro, ma un po'insulsa.

Nota a piè di pagina n. 2: nella famiglia della mia mamma non arrivavano dai Re Magi, ma dalla "strighetta"; io per non far torto a nessuno, accolgo i doni di tutti....

21 commenti:

  1. Già, questo inverno ci sta viziando con questi bei tramonti...
    ...e che bella questa tradizione dei "pupi"!
    A presto

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  2. Grazie per la tua visita...ho dato per scontato che fosse un tramonto tanto era bello ma dopo aver riletto in effetti parlavi proprio dell'alba!!!
    ...penso che copierò l'idea del colpo di fulmine...i saldi possono attendere!
    Buona settimana

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  3. Cara Claudette, Buon Anno!!
    Penso di aver capito che il mio lago è anche il tuo ..insomma è il -nostro- lago e le tue immagini sono sempre strepitose.
    Un abbraccio, Nicole
    nota a piè di pagina n,1 nel libro -gli ingredienti..-ci sono alcune ottime ricette,
    nota a piè di pagina n2, la Kisella ti ha copiato!! il suo libro è pieno di -piè di pagina-

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  4. ..hai ragione.. È che il tuo lago lo costeggio talmente spesso che lo sento un po' anche mio.. Scusa scusa.. Ho idealmente -unito- laghi e nazioni!! Un abbraccio, Nicole

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  5. Cara Claudette, immagini stupende!! Anche qui da me alla sera m'incanto a guardare i tramonti: mai visti questi rossi, questi rosa tra le montagne...sembra di stare in Kenya!
    Buona serata,
    Claudia

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  6. Per Nicole:allora siamo ancora più vicine di quello che immaginavo e comunque questa avventura del blog ci rende vicine persone con cui condividiamo interessi e pensieri che altrimenti non avremmo mai potuto incontrare.
    Grazie della tua "vicinanza"!
    Claudette

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    1. Benvenuta nella mia cucina! Ti aspetto presto.Io intanto passerò a trovarti.
      Claudette

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  8. Che carini i pupolotti! Qui si fanno solo di pasta di pane, non di frolla, con gli occhi di zibibbo: a me piacciono comunque a prescindere e mi ricordano tanto l'infanzia...

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  9. Ciao Claudette, grazie per la visita! Se ti piace il vento, allora in Scozia ti troveresti bene, tira per 9-10 mesi all'anno! Simpatiche le pupattole con l'ombelico :-) mi hanno regalato un piccolo sorriso

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    1. Benvenuta nella mia cucina e, se sono riuscita a regalarti un sorriso con i miei pupulotti,sono molto contenta.
      Ti aspetto!
      Claudette

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  10. foto splendide e biscotti uno tira l'altro

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  11. La foto di inizio post toglie il fiato per quanto è bella! Mi mancavi anche tu sai..e i tuoi a piè di pagina!
    Un abbraccio e che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi quest'anno!
    AUGURI!!!!!
    Monica

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    1. Ad alzarsi presto si colgono (e gustano) momenti così di cui gli altri raramente possono godere.
      Di nuovo ben tornata!
      Claudette

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  12. Ma è una tradizione carinissima che hai fatto bene a rispolverare, anzi sai cosa ti dico, che la adotto anche io, trovare questi dolci pupazzini il giorno della befana mette allegria!
    (così so come utilizzare una maxiforma di omino che ho nell'armadio :DDDDDD)

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    1. Mi fa piacere che i miei pupulotti vengano ad abitare nella tua cucina!
      A presto
      Claudette

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  13. Oh, that sounds lovely! I am following you from Rome! Nice blog!

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  14. Ciao Claudette!
    l'altro giorno ho visto la tua marmellata di cotogne, ha un colore molto bello!
    Ho letto che tu fai bollire i barattoli, questa è una cosa che io non faccio...ho un altro metodo!
    ...comunque, vedremo :) !
    Ti auguro un buon fine settimana! ciao

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    1. Dopo che una volta, proprio con la marmellata di mele cotoge,il metodo "invasamento della marmellata + rovesciamento dei barattoli" non ha funzionato (ed è fermentato tutto, con risultati disatrosi)mi sono convertita alla bollitura che per ora non mi ha fatto scherzi.
      Ciao
      Claudette

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